NBA, chi sono i migliori giocatori europei del passato

L’NBA è il campionato di basket più famoso e di più alto livello al mondo. È qui, infatti, che da sempre vi giocano i migliori giocatori. Oggi ci sono Kevin Durant e LeBron James, mentre in passato c’erano Bill Russell, Wilt Chamberlain, Kareem Abdul-Jabbar e tanti altri ancora. Una lista pressoché infinita di campioni a stelle e strisce che, però, adesso, devono fare i conti con una “corazzata” di fuoriclasse europei.

In passato, non era così semplice per chi veniva dal Vecchio continente imporsi ad alti livelli nella lega cestistica più importante del mondo, ma le cose sono cambiate e alcuni di questi giocatori hanno rappresentato una svolta fondamentale per l’arrivo degli attuali campioni.

È grazie a loro, infatti, che l’NBA ha aperto ancora di più le sue porte agli europei, rendendoli parte integrante dei progetti delle franchigie. E così, oggi ci ritroviamo con i vari Luka Doncic, stella assoluta dei Dallas Mavericks, Giannis Antetoukounmpo, star e campione del 2021 con i Milwaukee Bucks, e l’MVP delle Finals 2023, nonché campione NBA dello stesso anno, Nikola Jokic.

Un terzetto davvero niente male che però rappresenta soltanto una minima parte dei giocatori europei che giocano nel campionato americano. La lista, oggi, è davvero lunga e se è così è anche per merito dei campioni del passato che hanno contribuito a facilitare il passaggio da Vecchio a Nuovo continente. Di seguito, vediamo quali sono.

I giocatori europei più importanti della storia dell’NBA

Dirk Nowitzki è da molti considerato il più grande giocatore europeo di tutti i tempi. Il lungo tedesco ha passato l’intera sua carriera Oltreoceano tra le fila dei Dallas Mavericks, diventandone un’icona grazie al titolo NBA conquistato da assoluto protagonista (MVP delle Finals, oltre al titolo di MVP della regular season del 2007) nel 2011. La sua abilità nel tiro da tre punti e la versatilità nel gioco nell’area del pitturato lo hanno reso un giocatore unico. Senza dimenticare, poi, il mitico fadeway, semplicemente iconico, tanto che fuori dall’American Airlines Center c’è la sua statua che lo ritrae con il tipico suo movimento di tiro in allontanamento dal ferro.

Un altro lungo “devastante” nei pressi del canestro è lo spagnolo Pau Gasol, uno stato uno dei pilastri dei Los Angeles Lakers durante i loro successi nei primi anni 2000. Con Kobe Bryant, ha formato una coppie più forti di sempre della lega e insieme hanno vinto due titoli NBA. Pau, che ha smesso definitivamente con il basket giocato nel 2021, ha dimostrato grande abilità nel pitturato durante la sua carriera, oltre ad una grande capacità di assistman considerando che è stato un centro.

Poi, troviamo suo fratello Marc, altro grande centro che, come Pau, ha iniziato il suo percorso in NBA dai Memphis Grizzlies. Insieme non hanno mai giocato, ma anzi si sono ritrovati spesso a duellare contro sotto canestro. La sua carriera è stata tra le migliori che si potesse immaginare e nel 2019 è arrivato anche il massimo riconoscimento di un anello di campione NBA con i Toronto Raptors.

Un altro grandissimo giocatore europeo, ma stavolta proveniente dalla Francia, è Tony Parker. Il francese ha vinto quattro titoli NBA con i San Antonio Spurs, protagonista insieme ai compagni Tim Duncan e Manu Ginobili e all’allenatore che li ha resi grandi Gregg Popovich. Tony ha sempre dimostrato una grande capacità nel dirigere l’attacco della sua squadra con velocità e intelligenza, rivelandosi uno dei migliori playmaker nella storia dell’NBA e non solo.

Con lui, peraltro, c’era anche un altro europeo, che arriva proprio dal nostro Paese. Lui è Marco Belinelli, campione con gli Spurs nel 2014 e vincitore della gara da 3 all’All Star Game dello stesso anno. Il bolognese è stato uno dei tanti italiani in NBA, ma lui è stato quello che è riuscito ad arrivare più in alto di tutti grazie ad un grande spirito di sacrificio, al talento sopraffino e ad un’organizzazione di gioco perfetta per il suo stile.

Da uno specialista nel tiro da 3 ad un altro, troviamo poi Peja Stojakovic, una leggenda dalle parti di Sacramento. Con la maglia dei Kings, il croato classe ’77 si è imposto come uno dei migliori giocatori della lega e il suo contributo alla squadra californiana è stato apprezzato a tal punto che qualche anno fa hanno ritirato il suo numero di maglia per omaggiarlo della sua splendida carriera in biancoviola.

Poi troviamo un altro croato, tre volte campione NBA con un “certo” Michael Jordan. Stiamo parlando di Toni Kukoc, tra i migliori giocatori europei che abbiano mai calcato i parquet d’Oltreoceano e in grado di ricoprire un ruolo fondamentale nella squadra di “his Airness” grazie alla sua grande versatilità che gli permetteva di giocare sia da ala piccola che da ala grande. 

Un gigante, letteralmente, Arvydas Sabonis. Due metri e venti di altezza per 130 kg lo hanno reso ben presto uno dei centri più dominanti della lega, capace peraltro anche di compiere giocate da ala grazie a doti di palleggio, passaggio e tiro non comuni per i giocatori della sua stazza di quell’epoca. “È un Larry Bird di due metri e venti” diceva di lui il suo collega Bill Walton.

Infine, chiudiamo questa lista con uno dei più grandi di sempre, forse il primo che ha fatto capire al mondo dell’NBA che gli europei avrebbero potuto ambientarsi bene nella lega. Parliamo di Drazen Petrovic, fuoriclasse immenso dai punti facili la cui carriera, purtroppo, è stata interrotta bruscamente da un tragico incidente in auto nel 1993.